domenica 22 novembre 2009

Il principio della ramificazione




Sia il fusto che i rami  della pianta prendono origine dalla gemma apicale (la prima ad uscire dal seme e che ora è in alto a tutte!).
La gemma apicale, crescendo e innalzandosi sempre più col passare del tempo, lascia sotto di sé tante nuove gemme, ognuna nascosta dal picciolo di una foglia... alla base di ogni foglia c'è sempre una gemma! Queste sono le gemme secondarie.




 



Ogni tanto una gemma secondaria si sveglia e nella sua crescita lascia anch'essa sotto di sé una foglia e una gemma... una foglia e una gemma. Così faranno anche quelle di terzo grado e poi quelle di quarto e così ancora le altre.
Alla base di ogni foglia c'è sempre una gemma.


Ci sono piante la cui gemma apicale lascia le gemme secondarie singolarmente lungo una spirale di crescita.
Altre specie di piante invece lasciano due gemme opposte tra loro e in modo alterno tra le coppie.
Altre infine le dispongono secondo un verticillo; i rami di queste piante, un giorno, saranno disposti a "palco".
Vi sono specie di piante che vivono un solo anno, altre invece vivono molti anni, addirtittura secoli o millenni.
Le prime rimarranno di consistenza erbacea e il fusto altro non diventerà che un "gambo".
Le altre svilupperanno il legno e il fusto diventerà un "tronco", queste sono le piante arboree. 
Le piante arboree, la cui gemma apicale non muore mai, producono un fusto alto e dritto, monocormico, coi rami ben più piccoli del tronco.
Queste in genere sono le conifere, ma anche alcune latifoglie.
Le piante arboree, la cui gemma apicale muore alla ripresa vegetativa, produrranno un fusto alto sì, ma che poi si  divide in grandi rami, policormico. Queste per la maggior parte sono le latifoglie.
Ad ogni primavera il legno inizia la sua crescita in direzione orizzontale e ogni anno crescerà di un cerchio.
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